LA MAISON

La notorietà della Maison è storicamente legata alla figura della sua creatrice, la Principessa Irene Galitzine, laqualehaavutouna posizione di grande rilievo nel Jet Set internazionale.

Irene Galitzine, personalità affascinante e donna bellissima, vive una storia eccezionale la cui rilettura testimonia per ogni singola fase incredibili creatività e vitalità. La stilista nasce nel 1916 a Tbilisi – Caucaso – da una delle più antiche famiglie dell’aristocrazia e all’età di un anno viene portala a Roma dalla madre Principessa Nina Lazareff. Apre il suo primo atelier di moda nel 1947 e vi realizza abiti ispirati alla moda francese. Il colpo d’ala avviene nel 1959, quando disegna una collezione di moda tutta italiana grazie al cui successo internazionale le viene conferito negli Stati Uniti il premio “Filene Talent  Award” quale migliore disegnatrice dell’anno. Da allora in poi sarà un susseguirsi di premi e di riconoscimenti legati a collezioni di successo, Nel gennaio del 1960 presenta la sua collezione sulla prestigiosa passerella di Palazzo Pitti dove appare per la prima volta il famoso ensemble di pantalone stretto e casacca denominato da Diana Vreeland “Pijama Palazzo“. Il nuovo capo, realizzato con splendide sete impreziosite sugli orli, sul collo e sui polsi di strass, coralli e lapislazzuli, era caratterizzato da un modello fluido che esaltava la sensualità e la sinuosità della nuova figura femminile. Il Pijama, indossato dalle dame della ristoerazia romana, conquistò immediatamente il mondo dell’haute couture e del prêt-à-porter fino a divenire uno dei capi prediletti delle donne della mondanità internazionale come Audrey Hepburn, Creta Garbo, Liz Taylor, Sophia Loren, Claudia Cardinale e, ancora, Soraya, Jackie Kennedy e Fiona von Thyssen-Bornemisza.

Il pigiama palazzo, così denominato da Diana Vreeland, celebre fashion editor di Harper’s Bazaar e Vogue US, è una rivoluzione assoluta: reinterpretando il tradizionale abito da sera, Galitzine abbina ad una blusa dei pantaloni ampi decorati con frange o perline. Il pantalone palazzo, fluido e comodo, segna la nascita di un’eleganza nuova, disinvolta e finalmente senza costrizioni. Il capo simbolo dello stile Irene Galitzine è subito amato dal jet-set internazionale e da Palazzo Pitti il nuovo trend si diffonde oltreoceano, grazie alla Vreeland e alle foto da lei volute, nella prestigiosa location di Palazzo Doria.

Simbolo di un’epoca, il suo stile innovativo e femminile, pregno della formazione cosmopolita della designer, miete consensi. La cura nella scelta dei tessuti, unita alle suggestioni etniche delle sue creazioni, rivelano la sua origine russa, mentre l’appeal sofisticato delle sue collezioni svela il suo gusto fortemente influenzato dalla moda.

NEL MONDO

Dopo aver vinto l’Oscar per la moda, Irene crea la linea “Boutique Galitzine- Roma”. Nel 1962 partecipa all’Italian Fashion Show organizzato a Tokyo da Alitalia, in occasione del primo volo della compagnia verso la capitale giapponese. L’anno seguente riceve una missiva da Jacqueline Kennedy, la quale si dice assolutamente entusiasta del suo stile e le chiede dei bozzetti. Invitata alla Casa Bianca, diviene amica sincera della First Lady e con le sue creazioni conquista la sorella di Jackie, Lee Radzwill.

LA DOLCE VITA

Protagonista della Dolce Vita romana, Galitzine vola poi alla conquista di Hollywood, dove firma i costumi per film con Sofia Loren in “La caduta dell’Impero Romano”, Claudia Cardinale in “La pantera rosa” e in “Vaghe stelle dell’orsa”, Diana Ross in “Mohogany” La Principessa Soraya in “I tre volti”.

Tra le sue clienti più affezionate troviamo Marella Agnelli, Audrey Hepburn, Paola del Belgio, Guy de Rotschild, Soraya, la Duchessa di Windsor, Liz Taylor, Merle Oberon, Anna Maria di Grecia e Ira Fürstenberg.

Claudia Cardinale nel film La pantera rosa, 1965

PROFUMI E

COSMETICA

Successivamente è la volta del lancio di una linea di cosmetici, la “Princess Galitzine”, distribuita a New York da Bergdorf Goodman e Saks, seguita dal profumo Irene. Il lancio delle collezioni prêt-à-porter a Roma vede la partecipazione dell’aristocrazia e del jet-set internazionale.

ACCESSORI

Non solo profumi, occhiali, borse scarpe, ombrelli, foulard, costumi da bagno e tanti altri accessori, oltre alle linee casa, sono i prodotti che la Principessa inventa , disegna e segue nella produzione esprimendo al massimo il suo gusto innato la sua cultura e la sua creatività